Se non ottieni quello che vuoi, soffri.
Se ottieni quello che vuoi, soffri comunque, perché non puoi aggrappartici per sempre.
[dal film “Peaceful Warrior”]
Questo è lo stato odierno, questo è, oggi, il nostro essere uomini: cercare ciò che ancora non si ha, assimilando a tale raggiungimento, una “ipotetica” felicità.
Il nostro “star bene”, dunque, viene proiettato sempre un passo avanti ed identificato in un qualcosa che, tangibilmente, è inesistente: alberga solo nella nostra mente, nella nostra “immaginazione” nel “vorrei che fosse” e NON in ciò che È.
Direi che è giunta l’ora di aprire quegli occhi chiusi da millenni.
LA MANCANZA
Il sistema che oggi ci ospita, ha strutturato ogni singolo ingranaggio affinché potessimo subire, vivere ed identificarci in tale mancanza:
“non ho ciò che mi chiedono di volere e, per questo, sono infelice.”
Ad esempio, nel mondo della formazione, ancora oggi, a distanza di anni, leggo post promozionali atti a spingere corsi (anche super costosi) che mettono in evidenza l’inettitudine, l’incapacità, le mancanze … anziché evidenziare il VERO, AUTENTICO E NATURALE saper essere di molti:
“ti aiuterò a raggiungere i tuoi sogni ed i tuoi obiettivi”
presumo ti manchi qualcosa e faccio si che tu possa rendertene conto.
Stai male perché devi raggiungere il tuo sogno, il tuo obiettivo, quel “qualcosa” che non sei in grado, DA SOLO, di poter raggiungere (chi ha creato quel “qualcosa” nella tua mente?).
“ti spiegherò come e cosa fare per avere successo”
perché tu ora, si, proprio ora, in questo esatto istante (protratto fin a …(?) sei l’incarnazione esemplare di un perfetto fallimento (ma per chi e rispetto a cosa stai fallendo o sei un fallito?).
“vuoi raggiungere i tuoi sogni? Io ti dirò cosa fare”
A me, verrebbe da dire: “vuoi raggiungere i tuoi sogni? Bene … allora continua a dormire”, in quel caso avrai modo di permanere in un lungo, lunghissimo sogno.
Potrei continuare all’infinito per dimostrarti che oggi, il sistema che ci ospita è abilmente strutturato per costruire, in te (come in tutti gli esseri umani), un solo grande ed immenso credo, ossia:
TU SEI CIÒ CHE NON VUOI ESSERE E SAPPI CHE PUOI ESSERE DI PIU’. I PARAMETRI DI QUESTO “DI PIU’” TE LI MOSTRO IO.
DOPO AVER CREATO IN TE TALE MANCANZA, TI OFFRO IL MEZZO, IL MODO, LA SOLUZIONE PER ESSERE CIÒ CHE IO, SISTEMA, TI DICO DI ESSERE.
L’INGANNO, LA FALSA SOLUZIONE
Riesci ad accorgerti dell’immenso inganno? … immenso davvero…
La nostra mente “condizionata” definisce così la felicità con parametri che non potranno mai essere afferrati davvero. Fa sì che il nostro essere felici possa sempre dipendere dal raggiungimento di qualcosa (persone, oggetti, obiettivi etc.), che si mostrerà difficilissima da realizzare
Lo scopo principale è di portare le persone a comprare ciò che gli viene detto di comprare: è questo lo strumento principale sul quale fare leva per tenere la gente immobile.
Ma per comprare abbiamo bisogno di guadagnare.
Per guadagnare è necessario lavorare. Il nostro tempo, si è trasformato in un incubo meccanizzato. Le ore, così spese, generano un contributo economico alla fine di ogni mese, con il quale l’uomo può finalmente comprare … ciò che gli viene detto di comprare.
Viviamo in un mondo virtuale che cattura tutta la nostra attenzione, per disconnetterci dalla realtà circostante. Abbiamo disegnato un “tempo” irreale in una vita che ci condiziona, trasformandoci in spettatori REATTIVI, assoggettati e passivi.
In un’epoca di tecnologia avanzata, in cui la gente potrebbe lavorare di meno, capire più cose e guardarsi intorno, vengono inventate situazioni di crisi e di tormento per far sì che, pur avendo più tempo da dedicare ad altro, ci si possa ritrovare schiacciati dall’ansia, dalla paura di … .
E allora, ecco che ci ritroviamo a sognare di sognare.
Desideriamo ciò che ci viene chiesto di desiderare.
Vogliamo essere esattamente come chi ci viene detto di essere.
Ci sbattiamo per fare ciò che ci viene imposto di fare.
Tutto questo è essere altro … da ciò che realmente siamo.
Tutto questo è vivere proiettati al di fuori del momento presente.
Tutto questo è perdersi tra ieri e domani, perdendo l’adesso.
Tutto questo ci spinge al non accettarci, pone in evidenza solo le nostre mancanze.
Impariamo, dunque a rinunciare ai nostri sogni per accorgerci che proprio <<qui ed ora>>, il nostro VERO sogno è già in corso.
Non serve desiderare, sperare, attendere ma occorre una sola cosa: vivere il presente con accettazione, accoglienza e assenza di paragone.
Nessuna promessa su un ipotetico domani.
Senza speranze ed illusioni.
Comprendere che già siamo, che già abbiamo tutto ciò che ci serve per “essere”, porta, magicamente, in uno stato di benessere interiore non fittizio, non temporaneo … ma, eterno.
Porta verso il successo VERO e non quello che ci viene propinato e raccontato dai media.
Porta verso una forma di libertà autentica, libera da qualunque vincolo e schema fittizio.
Rinuncia ai tuoi sogni e … accetta te stesso, ORA, Sempre!
Donatella
L’avevo sempre pensato e nelle mie preghiere prima della notte ho spesso gridato coscientemente RINUNCIO AI MIEI SOGNI….! mi da un senso di liberazione… lascia la porta aperta a qualcosa altro è chiude la porta alla fatica del RAGGIUNGIMENTO di uno scopo. Mi unisco a te altra Donatella! Mandami tue notizie e ti rileggeró volentieri!
… e spesso, proprio perdendo il forte attaccamento e l’estrema identificazione con i nostri sogni, accade che… si avverano! Grazie Donatella 🙂 per il tuo commento. A rileggerci presto! <3